La pirogassificazione a multistadio, all’avanguardia nelle energie da biomassa
L’energia elettrica e termica prodotta dal nostro impianto di piccola cogenerazione (200 KWe pre-allestito in container) deriva dalla pirogassificazione di biomassa legnosa a multistadio, un processo termochimico da cui si ricava il Syngas, un combustibile di qualità che permette ai motori la produzione combinata dei due differenti tipi di energia.
Gli impianti di gassificazione a biomassa legnosa sono la frontiera tecnologica nel campo delle energie rinnovabili per 2 motivi: massimo contenimento degli inquinanti immessi in atmosfera e alto rendimento elettrico nella generazione.
Infatti, la pirogassificazione, a differenza della combustione, non rilascia CO2 nell’ambiente ma lo fissa nel bio-char, uno scarto prezioso perché ottimo da utilizzare come ammendante (fertilizzante organico) in agricoltura.
Ogni kg di bio-char utilizzato in suolo agrario, inoltre, cattura più di 3 kg di CO2: l’impianto, perciò, non solo non inquina, ma vanta un’emissione di CO2 negativa, in linea col protocollo di Kyoto per la protezione dell’ambiente.
Con la pirogassificazione, infine, si riduce di molto il consumo di biomassa rispetto all’energia prodotta.
Le origini del syngas
L’origine del processo di gassificazione risale al 1800: il gas prodotto venne, inizialmente, utilizzato per l’illuminazione pubblica notturna e per cucinare.
Il gas illuminante segnò una grandissima svolta in Europa: da Londra a Parigi, a Milano, Torino, Napoli e Roma in Italia, la luce brillante dei lampioni a gas arrivò a illuminare strade e piazze, ammantando di nuovo fascino le città e permettendo una più sicura viabilità notturna.